Edouard Hue

Edouard Hue Herausragender Tänzer 2019 03
© BAK Gregory Batardo

Edouard Hue

Danzatore eccezionale 2019

Edouard Hue, nato nel 1991, ha intrapreso la sua formazione di danzatore al Conservatoire Régional d’Annecy, prima di unirsi al Ballet Junior di Ginevra. Ha ballato tra gli altri per la Hofesh Shechter Company (dell’omonimo londinese di origine israeliana, considerato uno dei coreografi più interessanti del momento), con Olivier Dubois in Francia e con Foofwa d’Imobilité, la compagnia Alias o Jozsef Trefeli a Ginevra. La città è così diventata la sua patria artistica, dove ha fondato nel 2014 la Beaver Dam Company e ha creato il suo primo duetto «Murky Depths», che gli è valso numerosi premi e la notorietà internazionale. Oltre alla sede di Ginevra, dal 2017 e per tre anni la compagnia ha anche una residenza artistica all’Auditorium Seynoud – Scène Régionale di Annecy. Edouard Hue non è solo danzatore e coreografo, ma anche insegnante appassionato e offre workshop in Svizzera, Francia, Grecia, Giappone...

Nel 2017 ha creato «Meet me halfway», sostenuta da Pro Helvetia nell’ambito di un programma di mentorato con Olivier Dubois, che ha richiamato l’attenzione sulle piattaforme di danza internazionali. Il suo spettacolo solista «Forward» è nato nel 2018 nell’ambito del progetto «Tanz & Dramaturgie» avviato da Philippe Saire al Théâtre Sévelin 36 e realizzato in collaborazione con la Dampfzentrale Bern, la Tanzhaus Zürich, il Théâtre de l’Usine di Ginevra e il ROXY di Birsfelden. Nello stesso anno ha ideato anche «Into Outside» per la scuola di danza contemporanea di Montreal. All’edizione 2019 del Festival di Avignone ha presentato entrambe le opere del 2018 in occasione dell’Off-Festival, ricevendo molti apprezzamenti per il suo stile di danza dinamico.

Guillaume Guilherme, membro della giuria:

«L’eccellenza di Edouard Hue è il risultato delle sue ricche esperienze: hip hop, Hofesh Shechter in Inghilterra, altre compagnie in Francia e a Ginevra, la sua stessa Beaver Dam Company. Danza con agilità, si piega e spiega con grande elasticità creando ampi spazi attorno a lui. Con la sua presenza sembra persino rendere l’aria più densa e a volte è possibile sentirlo sussurrare il ritmo del movimento che lo trasporta. Se un danzatore sa emozionare, e qui lo si può affermare con certezza, è perché si tratta di una rivelazione».