Arthur Hnatek
Nel cuore delle ritmiche elettroacustiche
Nato nel 1990 a Ginevra è batterista, compositore e artista elettronico. Dotato di una rara visione d’insieme sulla musica del presente, il suo orizzonte estetico include la tradizione jazzistica americana, le culture elettroniche, gli ambiti musicali etnici e la composizione in senso più rigoroso, che lo ha visto scrivere opere per orchestra, quartetti d’archi, ensemble da camera, big band e piccoli ensemble.
Ha collaborato con alcuni dei più importanti artisti contemporanei – come Tigran Hamasyan, Erik Truffaz, Manu Delago, Shai Maestro, Gilad Hekselman, Dhafer Youssef, Donny McCaslin, Linda May Han Oh, Vincent Peirani, Grégoire Maret e Sophie Hunger. Ha anche realizzato diversi progetti a suo nome e con altri gruppi musicali, come il quartetto jazz Melismetiq, SWIMS e l’Arthur Hnatek Trio. Le sue opere mettono in evidenza il profondo lavoro sulla dimensione percussiva nell’unione di live electronics e live drumming che sono collegate senza soluzione di continuità alle culture ritmiche elettroacustiche degli anni novanta.
Il recente album “Static”, pubblicato con l’Arthur Hnatek Trio, è proprio una celebrazione della cultura elettronica in un contesto di trio jazz, che la critica internazionale ha accolto con grandi elogi. Nel 2019 gli è stato assegnato il premio ZKB Jazz al Moods di Zurigo, la città in cui attualmente vive.