Swiss Graphic Design Histories
Nella pubblicazione finale di un importante progetto di ricerca condotto da alcune scuole universitarie sullo «stile svizzero» del dopoguerra, il design evita con abilità di scadere nell’ennesima esuberante celebrazione di un qualcosa di saputo e risaputo. Tre volumi di dimensioni ridotte, con copertina morbida bianca e titoli in caratteri piccoli di colori differenti, appaiono essenziali e introducono sobriamente gli argomenti principali. I titoli sono posti ad altezze diverse sulle tre copertine e questa gerarchia viene riproposta nelle griglie di composizione delle pagine di testo, anch’esse allineate all’altezza del titolo, lasciando perciò margini bianchi di dimensioni differenti sul bordo superiore. Un sistema di orientamento con lunghi titoli su ogni pagina, che consistono in una combinazione di più parole chiave per ogni contributo testuale, crea una struttura che si ritrova in tutti e tre i volumi. Come spesso accade con i libri sullo «stile svizzero», i layout richiamano affermati principi di impaginazione, ma qui la gestione delle unità è relativamente ludica. Particolare importanza è rivestita dalla selezione delle immagini: innovazioni nella scelta e nella compilazione mettono in luce molte persone e opere ancora poco conosciute.
