NIKE. Better is Temporary

NIKE. Better is Temporary

Un volume spesso e pesante dedicato all’azienda produttrice di articoli sportivi Nike, progettato dai vincitori dello scorso anno del Premio Jan Tschichold, che può accendere un dibattito esemplare sulle possibilità e i limiti posti in ambiti nettamente commerciali a un team di designer affermato piuttosto nel settore culturale. In sette capitoli vengono presentate le attività di Nike, con numerosi esempi passati e presenti – ricerca e sviluppo, design, pubblicità e non solo. Elementi grafici ricorrenti contribuiscono a dare struttura al volume: un font per i titoli e uno per i testi, sommari per ogni capitolo, saggi in un layout relativamente ampio a colonna singola senza immagini, e illustrazioni in sequenza di scarpe, disposte in una griglia variabile con commenti a due colonne in fondo alla pagina. La presentazione delle calzature è molto concreta, per la gioia dei fan. Singole pagine con superfici di colore astratte, che appaiono a sinistra in corrispondenza dei sommari dei capitoli, sembrano citazioni da precedenti lavori dello studio di design, che ne lasciano trasparire l’estetica – nonché lo strumento Color Library. Il breve capitolo conclusivo sulla palette di colori 2021 di Nike porta alla luce un’affinità elettiva tra committenza e designer per ciò che concerne il lavoro sui colori.

Editore(i)
Emilia Terragni, Robyn Taylor, London (UK)
Autore(i)

Sam Grawe, San Rafael (US)
Grafico
Maximage – Julien Tavelli, Genève; David Keshavjee, Paris (FR), Daniel Haettenschwiller, Zürich
Impressione
Artron, Shenzhen (CN)
Pubblicazione
Phaidon Press Limited, London (UK)
ISBN
978-1838660512