Sarah Owens

Commissioned by the Federal Office of Culture
Project lead: Anna Niederhäuser
Video: John Allen AG, Zürich
Coordination: mille pages, Mirjam Fischer, Zürich
Art direction : Studio Ard, London
Typeface: RH Geigy, Robert Huber, Zürich
Sound: Guy Meldem & Christian Pahud
Filmed in March 2021
Statements by:
• Jeremy Aynsley, Professor of Design History
• Paloma López Grüninger, Lecturer
• Noam Toran, Designer

Sarah Owens

Design in the plural

Sarah Owens è una docente e ricercatrice di design. La sua biografia sfugge ai consueti profili e può essere paragonata a una mappa le cui regioni hanno confini fluidi. Un aneddoto sulle motivazioni che l’hanno spinta a studiare design ci permette di capire meglio questo paragone: inizialmente, Sarah Owens aspirava a una carriera da musicista, ma la possibilità di spingersi oltre i limiti della professione e di esplorare diversi ambiti l’hanno portata a compiere questa scelta. La sua carriera è un percorso interdisciplinare influenzato da storia, istruzione, cinema e letteratura e ricco di continue collaborazioni. 
Dopo la laurea in design della comunicazione all’Università di Scienze Applicate di Augusta, Sarah Owens ha lavorato come designer editoriale e aziendale a Monaco e a Stoccarda. Avendo assistito alla Bolla delle dot-com e percepito il divario tra la formazione e la realtà lavorativa, ha deciso di esplorare un altro aspetto della disciplina, la storia del design, iscrivendosi al Royal College of Art di Londra. L’oggetto della sua tesi di laurea magistrale è una rivista per giovani, analizzata come manifestazione testuale e visiva della cultura e delle condizioni sociali degli anni Novanta. L’interesse crescente verso le competenze dei designer grafici e il loro processo di autodefinizione l’ha spinta a scrivere una tesi di dottorato all’Università di Reading incentrata sulla relazione tra la grafica comune e il design professionale. Grazie agli studi universitari ha acquisito dimestichezza con molte materie attinenti al design, quali ad esempio la sociologia, la filosofia e l’antropologia sociale. Durante il dottorato è divenuta inoltre membro dell’Akademie Schloss Solitude di Stoccarda, dove ha sviluppato una piattaforma per la teoria del design che analizza globalmente questa disciplina, intesa come il fulcro di ogni attività umana. Gli interessi alla base della sua ricerca, tra cui i concetti di competenza, conoscenza, identità e Altro, riemergono continuamente nel corso della sua carriera.

Sarah Owens ha insegnato in diverse università del Regno Unito prima di intraprendere la carriera accademica alla Zürcher Hochschule der Künste (ZHdK), dove lavora da oltre un decennio ed è attualmente responsabile del ciclo di studi in visual communication. Negli ambiti dell’insegnamento, della ricerca e della consulenza si serve di un approccio esplorativo che è tipico dell’antropologia sociale e dedica piena attenzione alle persone e ai fenomeni incontrati, stimolando un discorso comune. Il dialogo è l’elemento centrale anche nelle sue lezioni sul design e la cultura visiva, nei progetti editoriali, negli scritti sulla teoria del design e nei progetti di ricerca. Molti di questi progetti hanno influenzato indelebilmente il suo metodo di insegnamento, portandola soprattutto a mettere in discussione l’influenza esercitata dai miti e dalla narrativa sul design e ad approfondire altri concetti quali la disuguaglianza, la normatività e l’esclusività. Il suo obiettivo nell’insegnamento è ampliare gli orizzonti del design, così da offrire agli studenti e alle studentesse nuove prospettive e un approccio libero alla materia. Come docente si impegna a favore di un percorso formativo che vada oltre l’insegnamento di competenze. 
Sarah Owens traspone la stessa filosofia basata sull’assenza di confini fra le discipline anche nelle diverse attività culturali, letterarie e cinematografiche, coniugando così tra loro temi di suo interesse quali la memoria, la storia e l’emarginazione. È inoltre co-organizzatrice del Black Film Festival di Zurigo, un evento annuale che mette in risalto rappresentazioni non stereotipate dell’identità, del genere e della razza. Avida lettrice di qualsiasi genere, dalla poesia alla fantascienza, Sarah Owens ha partecipato a una serie di eventi letterari in cui ha intervistato scrittrici contemporanee come Roxane Gay e Taiye Selasi, servendosi della sua esperienza accademica e dell’altrettanto importante esperienza di lettrice per offrire una prospettiva informata sull’argomento. Il suo approccio pluridisciplinare riflette il suo desiderio di condividere ed entrare in contatto con il resto della comunità affrontando questioni di rappresentanza e visibilità al di là dell’ambito accademico. Forse sono proprio questi elementi a definire l’essenza della biografia di Sarah Owens: la passione per un sapere inclusivo, diversificato e libero da ogni gerarchia, ma anche l’impegno totale della sua carriera nel voler condividere e sviluppare insieme questo sapere.

Jonas Berthod

Sarah Owens
Sarah Owens
© BAK / Diana Pfammatter