Marianne Burkhalter & Christian Sumi

Marianne Burkhalter und Christian Sumi
© Dennis Yulov

Marianne Burkhalter & Christian Sumi

«Abbiamo cercato di modernizzare l’edilizia in legno e di renderla al passo con i tempi, conferendole forza architettonica.»
– Christian Sumi

«Improvvisamente l’architettura veniva concepita non più soltanto in modo verticale, ma anche in modo orizzontale, stratificato.»
– Marianne Burkhalter

Gli architetti Marianne Burkhalter e Christian Sumi sono tra i pionieri dell’edilizia moderna in legno. Negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso si affermano a livello internazionale nell’utilizzo di elementi prefabbricati e del legno come materiale con un linguaggio innovativo per forme e colori. Gli interventi dello studio Burkhalter Sumi coniugano aspetti tecnici e formali in una visione programma­tica che tiene conto delle dinamiche sociali e cultu­rali del contesto architettonico. Al centro di tutto c’è lo spazio, come nel caso dell’ampliamento a forma di spirale dell’Hotel Zürichberg nel 1995.

I due si avvicinano all’architettura in modi diversi: Marianne Burkhalter si forma come disegnatrice edile e, grazie all’esperienza maturata presso Superstudio di Firenze e Studio Works di Los Angeles/New York, si confronta con le modalità di lavoro interdisciplina­ri proprie delle avanguardie italiane e americane del periodo. Anche lei, come Christian Sumi, si interessa alle questioni fondamentali legati alla progettazione. Christian Sumi, all’inizio degli anni Ottanta, svolge ri­cerche sul Movimento moderno, Otto Rudolf Salvisberge Le Corbusier presso l’Istituto di Storia e Teoria dell’Ar­chitettura (gta) del PF di Zurigo. Marianne Burkhaltere Christian Sumi aprono il loro studio nel 1984.

Stimolati dalle questioni politiche degli anni Settan­ta, dalla collaborazione con esperti di ecologia e dalla loro stessa ricerca nel campo delle risorse energe­tiche, iniziano a costruire con il legno, proponendo strutture il più possibile sottili e riducendo al mini­mo il consumo di materiale. Negli anni Novanta l’in­dustria delle costruzioni in legno sviluppa nuove tec­nologie e questo offre anche a loro nuove possibilità.

Ispirati da architetti come Hans Fischli ed Emil Roth, ma anche da Konrad Wachsmann, il pioniere ame­ricano dell’edilizia industriale, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e altri, si inseriscono nel mondo dell’ar­chitettura che è in fermento dagli anni Settanta. In quel periodo si mettono in discussione le strutture autoritarie, si avverte una maggiore esigenza di spa­zi liberi nei contesti urbani, si richiede una maggiore partecipazione femminile e per la prima volta si di­scute pubblicamente di distruzione dell’ambiente.

Nel loro lavoro Marianne Burkhalter e Christian Sumi seguono una strategia di differenziazione tipologica a seconda del luogo e dello scopo funzionale dell’inter­vento, perché un appartamento non è mai solo uno spazio vuoto. I loro progetti fanno sempre riferimen­to a modelli del Movimento Moderno, che interpreta­no in chiave contemporanea, come nel caso della ri­qualificazione del quartiere residenziale Sunnige Hof a Zurigo (2012). Fin dall’inizio affrontano la questione del riutilizzo adattivo, ovvero di come riconvertire in modo sostenibile la struttura di un edificio esistente preservandola. Un esempio è la riconversione della storica «Stadthalle» di Zurigo-Aussersihl in uffici per Svizzera Turismo (2019).

Nel 2021, una villa unifamiliare con annesso atelier, da loro realizzata nel 1986 a Langnau am Albis, viene dichiarata «meritevole di tutela in quanto testimone di alto livello dello sviluppo architettonico nell’edi­lizia in legno» con sentenza del Tribunale Federale. La Kunsthalle Göschenen, una realizzazione ad ope­ra di privati appena completata, espone opere degli artisti Hans Op de Beeck e Subodh Gupta (inaugu­razione nel 2024). Nel 2014 e nel 2018 partecipano alla Biennale di Architettura. Dal 2008 al 2016 con­dividono la docenza all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Sono inoltre attivi in diversi progetti di ricerca, come l’approfondimento della regione alpi­na come paesaggio influenzato dalle infrastrutture dei trasporti nel loro studio Der Gotthard / Il Got­tardo. Landscape, Myths, Technology (Park Books 2016) o la ricerca sulla Citroën DS (The Goddess – La Déesse, Lars Müller Publishers 2020). Nel 2021 oltre cento modelli da loro realizzati a mano (1984−2020) per progetti e docenze vengono inseriti nell’archivio gta del Politecnico di Zurigo nel 2021.

Marianne Burkhalter, nata a Thalwil nel 1947, e Christian Sumi, nato a Bienne nel 1950, fondano insieme lo studio Burkhalter Sumi nel 1984. Nel 2021 lo cedono ai loro soci storici Yves Schihin e Urs Rinklef (ora Oxid Architektur Zürich). Da allora hanno un loro studio a Zurigo. Dal 2008 al 2016 insegnano all’Accademia di architettura di Mendrisio. Vivono a Zurigo.