Valérie Poirier
Una penna per il teatro
Premio svizzero di teatro 2017
Valérie Poirier, nata a Rouen nel 1961 e cresciuta a La-Chaux-de-Fonds, vive oggi a Ginevra. Nella stessa città intraprende un percorso formativo come attrice e, prima di iniziare a scrivere opere teatrali e recentemente anche altri testi, lavora come regista, drammaturga e insegnante. Nel 2013 viene pubblicato un primo volume in prosa, «Ivre avec les escargots», che contiene 24 storie divertenti ambientate negli anni Settanta e Ottanta durante la sua gioventù a La-Chaux-de-Fonds. La sua passione per la sceneggiatura teatrale nasce durante le prove degli spettacoli, in cui gli attori e le attrici stessi realizzavano i testi. Dei suoi quasi dieci spettacoli teatrali, la maggior parte è stata messa in scena a Ginevra, tra cui, per ultimo, «Un conte cruel» sul tema della violenza domestica, una produzione della Comédie de Genève al teatro POCHE/GVE. Alcuni sono stati pubblicati da Bernard Campiche nel volume «Loin du bal et autres pièces». «Les Bouches», a cui è stato assegnato il Prix de la Societé des Auteurs nel 2004, è stato prodotto dal Théâtre du Grütli nel 2006. Già il suo primo pezzo teatrale, «Quand la vie bégaie», le aveva permesso di portare a casa il premio delle Antennes théâtrales.
Valérie Poirier si prende tutto il tempo che le occorre per completare i suoi lavori. Secondo la sua esperienza, mettere a nudo sul palco un pezzo che arriva dall’intimità della carta è sempre un momento sconcertante. Nel 2007 scrive una nuova versione di «Quand la vie bégaie», messa poi in scena nel 2008 al Théâtre du Galpon di Ginevra. Nel 2002 scrive «Objets trouvés» per gli allora allievi del corso di recitazione presso il conservatorio di Ginevra e i «Pièces détachées» (2012) per le Marionettes de Genève. Poirier scrive storie tragicomiche in generi diversi tra poesia e ironia trattando temi importanti come la vecchiaia in «Loin du bal», per il quale ha vinto il premio di Textes en scènes 2006. Gli sceneggiatori teatrali sono generalmente poco numerosi in Svizzera e in special modo nella Svizzera occidentale, e ciò dà ancora più valore al ruolo che Valérie Poirier ricopre da quasi un quarto di secolo
«Valérie Poirier, ginevrina di origini franco-algerine e con una punta d’accento di La-Chaux-de-Fonds, possiede una personalità affascinante, perspicace e modesta. Inizialmente attrice, insegnante e regista, decide più tardi di prendere in mano la penna «per non dover più dipendere dai desideri degli altri». La sua scrittura tocca vari generi e contesti: dal normale teatro alle marionette, dall’istituzione alle classi delle scuole elementari e medie. Valérie Poirier analizza il nostro mondo con sguardo penetrante e al contempo delicato mettendo in scena con audacia soggetti spesso trascurati e mostrando aspetti inediti di motivi universali. Così facendo dimostra una sensibilità e una libertà che ispirano fiducia nel potere delle parole e del teatro».
Mathieu Menghini, membro della giuria