Park Seo-Bo. The Newspaper Ecritures, 2022 – 23
Il catalogo dell’ultimo ciclo di opere di un pittore sudcoreano, scomparso all’età di 91 anni, ne presenta l’attività dominando magistralmente tutti gli aspetti progettuali e dando vita a un oggetto che sarà più longevo rispetto all’esposizione dei suoi lavori. Le opere consistono in singole pagine di giornali francesi, coreani e statunitensi degli anni Cinquanta – Ottanta, che l’artista ha in gran parte ricoperto di pittura disegnando forme con sottili strisce bianche, grigie e nere. Ricordano i giornali e come vengono piegati sia la carta sottile del libro sia la rilegatura giapponese, mentre la stampa su un solo lato previene che testi e immagini traspaiano sull’altro. La straordinaria riproduzione valorizza tutte le opere, presentate sempre da sole su una pagina. La tipografia molto sobria nei testi di accompagnamento riprende l’atmosfera delle opere stesse, che potrebbero essere definite puramente tipografiche, ma spesso lasciano soltanto poche tracce del testo. Nonostante la coerenza e l’omogeneità delle soluzioni di impaginazione, il libro non appare rigido, perché elementi ludici come il posizionamento cangiante dei numeri di pagina e delle didascalie rimandano alle piccole irregolarità presenti nelle opere. La grandiosa veste grafica della copertina offre un’interpretazione astratta della tecnica creativa dell’artista: il testo viene coperto con una variazione innovativa, rendendo il titolo ancora appena leggibile. Pur trattandosi di un classico catalogo d’arte, il risultato è un qualcosa di completamente nuovo, ma che comunque non cede all’eccesso. Con sobrietà e modestia l’impaginazione accurata, la scelta dei materiali e l’eccellente produzione danno vita a un oggetto libro che, nonostante la natura oltremodo innovativa, si presenta con sorprendente naturalezza.
