Uta Eisenreich. AS IF
Il secondo libro della collaborazione tra la fotografa Uta Eisenreich e la designer Julia Born esplora in maniera virtuosa le interrelazioni sussistenti fra linguaggio testuale e visivo. Rispetto al primo volume, risalente a un buon decennio fa, le numerose fotografie di oggetti, caratterizzate da colore, concretezza e formalismo, non si presentano tanto come elementi di una narrativa condensata quanto piuttosto come segni visivi individuali. Ogni 22 pagine si inserisce una doppia pagina con le legende delle immagini, le quali descrivono in modi molto diversi gli oggetti immortalati, le caratteristiche formali, il linguaggio visivo ecc. Alcune di esse sono meramente descrittive, altre consistono in citazioni di filosofia, psicologia percettiva, manuali pubblicitari ecc. – altre ancora sono spiritose. Le singole agglomerazioni di immagini e testi hanno un effetto magico – non si percepisce immediatamente come funzionino le cose, ma comunque funzionano. Le legende mostrano lievi variazioni tipografiche, mentre la griglia e la disposizione sulla doppia pagina rimangono costanti. Quanto ai materiali, se ne combinano con maestria di diversi: carta lucida e opaca, pellicola riflettente per la copertina rigida e carta sottile per la sovraccoperta, nella quale un foro sembra quasi parte integrante dell’immagine. Che cos’è un’immagine? Il libro offre numerosi spunti per rispondere a questo grande interrogativo, senza per questo risultare didattico, criptico o ironico.
